L’Eroica

  • Lunghezza: circa 200 km
  • Terreno: 50% circa sterrato (facile); 50% strada asfaltata
  • Autore: Nicola Mazza (Dr. Nick)

Erano, penso,  almeno 10 anni che desideravo completare l’Eroica in sella ad una motocicletta e l’occasione si è presentata alla fine di Luglio scorso, giorni infuocati in terra toscana con temperature superiori ai 40 gradi per buona parte della giornata.

Innanzitutto: cos’è l’Eroica?

È un percorso di circa 200 km che si snoda per alcuni degli scorci più belli della terra senese ( val d’Orcia compresa) con partenza da Gaiole in Chianti e che si chiude ad anello ritornando al punto di partenza.

Il tracciato è per metà sterrato – strada bianca per intenderci – e per metà asfaltato, non è richiesta una moto con pneumatici artigliati e può essere potenzialmente percorsa anche  con mezzi privi di indole fuoristradistica.

Il mio consiglio, che vale per tutti ma soprattutto per chi è digiuno di questo tipo di guida, è quello di prendersela comoda, gustarsi il percorso e godersi il paesaggio magnifico che solo questa terra sa offrire.

La preparazione

La scelta del mezzo ricade sulla mia Tiger sport 1050, equipaggiata con gomme assolutamente stradali ma che si riveleranno ampiamente sufficienti nel garantirmi il titolo di Eroico.

Il Tiger Sport di Dr. Nick sulla Eroica

Riguardo l’abbigliamento invece esistono diverse filosofie di pensiero: potrete imbattervi in motociclisti vestiti da Cross, altri con giubbino di pelle, altri ancora in maniche corte e infine alcuni agghindati peggio di chi deve andare a caponord.

Credo che non vi sia una ricetta perfetta ma solo una ricetta sbagliata: le protezioni qui sono necessarie, una scivolata anche a bassa velocità deve essere messa in conto sul terreno ghiaioso e l’abbigliamento tecnico vi proteggerà dal subire danni peggiori.

Portate dietro acqua in abbondanza ( almeno 2 litri) e qualcosa per coprirvi la bocca durante la marcia ( es. un tubolare in materiale sintetico) per evitare di mangiare la polvere sollevata dagli altri mezzi.

L’eroica a modo mio.

Parto da Cavalese di buon mattino, direzione Siena.

La strada da percorrere è molta ma dato che, volente o nolente, dovrò attraversare mezza Italia decido di farmi qualche curva almeno per far scorrere meglio i chilometri.

La scelta ricade sul passo Rolle che percorro fino a S. Martino di Castrozza per poi scendere verso la Valsugana percorrendo la strada del Primiero.

Dalla Valsugana mi aspetta una noiosa discesa in statale e poi in autostrada fino a Ferrara (mia città natale) dove mi fermo per pranzo con alcuni amici che non vedo da tempo.

La discesa prosegue poi con i famosi passi appenninici della Raticosa e della Futa che mi portano verso il territorio fiorentino snocciolando una curva dopo l’altra.

A memoria penso di non ricordare strade altrettanto affascinanti con curve disegnate come da un compasso ma con un asfalto non sempre all’altezza (purtroppo).

Da Firenze scelgo, dato l’orario, di proseguire in statale fino a Siena dove pernotterò per due sere consecutive.

La scelta di dormire qui è motivata soprattutto dai prezzi più competitivi ( soprattutto nella prima periferia) e dalla vicinanza dall’inizio del percorso dell’Eroica che è separata da una trentina di km che potrò percorrere tranquillamente domani.

Inoltre ha una enorme disponibilità di locali e ristoranti che garantiscono un’ottima scelta per la cena.

All’indomani la partenza è fissata di buon’ora: conviene sfruttare le temperature delle prime ore del giorno così da portarmi già avanti con il percorso quando la calura estiva deciderà di farsi sentire.

Il collegamento da Siena a Gaiole in chianti è piacevole, lunghi viali alberati che mi portano fino al parcheggio dove si staglia la scultura del gallo simbolo dell’Eroica.

Il famoso Gallo simbolo della Eroica

Dopo la foto di rito è il momento di partire: l’imbocco dello stradone è giusto un paio di km prima, ripercorrendo la strada verso Siena.

Nel momento stesso in cui farete scorrere le ruote sullo sterrato per i primi metri il mio consiglio è quello di darvi tempo: prendete confidenza con il tipo di terreno e con gli spazi di frenata.

Si tratta infatti di una strada regolarmente aperta al traffico in entrambi i sensi, sia per mezzi motorizzati che non pertanto prestate attenzione perché non sempre chi verrà verso di voi vi riserverà lo stesso trattamento.

Soprattutto il primo tratto sale su una collinetta per poi discendere tra gli uliveti: sfruttate il freno motore e il freno posteriore per controllare la velocità.

Il tracciato è ben segnalato, i cartelli marroni che riportano scritto “L’eroica” sono frequenti e sbagliare è difficile.

Solo in un paio di punti su tutto il tracciato saranno presenti dei bivi all’interno dell’itinerario: seguite l’itinerario “Lungo” o panoramico, senza dubbio il migliore.

Per il pranzo conviene evitare località troppo turistiche ( ad es. Montalcino) per le orde di turisti e anche per i prezzi mediamente più alti rispetto alla media.

Uno dei tanti tratti sterrati sul percorso della Eroica (foto freevax.it)

Per quanto mi riguarda la parte del percorso più bella è sicuramente quella che si snoda da Montalcino in poi, ossia la parte di Eroica che si incunea nella Val d’Orcia per poi riunirsi al Chianti da Buonconvento in poi. In questi punti infatti la strada è quasi tutta in cresta o quasi, fornisce una panoramica perfetta per godersi il panorama ma soprattutto è scorrevole nei suoi saliscendi il che vi aiuterà proprio nel momento in cui comincerete ad essere più stanchi.

Prendetevela comoda, guardatevi intorno e ogni tanto fermatevi per una foto: fate si che la velocità e la strada siano solo una scusa per arrivare a ciò che avete intorno, respirate la polvere e impregnatevi di benzina .

Il bello è che, una volta arrivati a casa, mentre starete lavando moto e vestiti, vi starete chiedendo inconsciamente quando potrete tornare.

Dr. Nick

Il tracciato completo della mitica Eroica, prima di tutto una corsa ciclistica.