Collezioni e Musei della Moto in Italia

A cura di Francesco Orsini per Triumph Owners MotorCycle Club Italia. Per segnalare correzioni o aggiornamenti, contattare il curatore.

MUSEI E MOSTRE

Museo DEMM – Porretta Terme (BO)

La DEMM (che era l’acronimo di Daldi e Matteucci Milano) nasce come società anonima a Porretta Terme nel 1928 per produrre ingranaggi (il marchio che compare sui serbatoi) e poi macchine e strumenti di misurazione (calibri e compari metri). Ed è solo negli anni Cinquanta che si occupa di motociclette nel 1953 prima con i 125 poi con i ciclomotori che hanno un buon seguito e vengono apprezzati anche per la loro robustezza, tanto che i motori Demm verranno montati da assemblatori che costruivano i cinquantini. Partecipa alle competizioni, e si impegna anche nei record mondiali di velocità, ma nel 1982 deve chiudere i battenti, almeno la divisione delle moto. Nella sua carriera ha costruito oltre 800.000 pezzi, compreso motocarri. Il museo di Porretta Terme nasce per volontà e grandissima passione di Giuliano Mazzini che ha lavorato alla Demm all’inizio disegnatore meccanico per poi diventare direttore di produzione e vicepresidente. Con il figlio Mosè ha raccolto una grandissima quantità di testimonianze e documenti, disegni delle moto Demm. Nel museo ci sono più di 50 esemplari, compreso il “siluro” che nel 1956 a Monza stabilì 24 record che aveva cilindrata 49 cc, cambio a tre rapporti, carburatore Dell’Orto SS da 22 mm, potenza 5 CV a 10.500 giri, velocità 160 km/h.

Indirizzo: Via Mazzini 230/A – Porretta Terme (BO). Apertura e orari: sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, domenica dalle 16 alle 18. Tutti gli altri giorni si può visitare previa prenotazione. Quanto si paga: ingresso gratuito con visita guidata.

Contatti: Mosè Mazzini 320/0533370, tel 0534/60248, 0534/22021; mos.mazzini@libero.it; sito web

Museo Ducati – Borgo Panigale (BO)

Nella fabbrica delle rosse di Borgo Panigale, c’è un curatissimo (grazie Livio Lodi) museo che racchiude il meglio della produzione Ducati. Troverete le moto da GP affiancate a quelle da SBK e quelle di normale produzione a cominciare dal Cucciolo, il micromotore che ha messo in moto tantissimi italiani del secondo dopoguerra. Ormai, i tanti modelli che si sfornano dalle linee di montaggio stanno facendo esplodere questo museo, che in un prossimo futuro dovrebbe essere ampliato. Ma avrete anche l’opportunità di visitare la stessa fabbrica Ducati e vedere come nascono le moto e i motori bicilindrici.

Indirizzo: Via Antonio Cavalieri Ducati, 3 – Bologna. Apertura e orari: obbligatorie la prenotazione e la presenza di una guida Ducati. Da lunedì a venerdì: 9.15 – 11.00 – 13.45 – 15.30. Sabato è possibile la visita guidata al solo museo: ore 10.00 – 11.00 – 12.00. Quanto si paga: intero 10,00 euro a persona. Ridotto 8,00 euro: la tariffa ridotta si applica a gruppi superiori alle 11 persone, possessori di moto Ducati (presentando la Ducati Card al momento dell’acquisto biglietto), visite prenotate al sabato. Ingresso libero per soci iscritti a un DOC (Ducati Owners Club), minori di 10 anni, disabili e invalidi e loro accompagnatore. Il ricavo è riconosciuto a Fondazione Ducati.

Contatti: tel 051/6413343 (dalle ore 10 alle 11 e dalle 14 alle 16); Prenotazioni: sito web

Museo Moto Frera – Tradate (VA)

Il 17 luglio 2005 è stato inaugurato il Museo della Motocicletta Frera, realizzato negli ambienti della storica fabbrica di motociclette di Tradate. Qui la Società Anonima Frera per circa trent’anni produsse eccellenti modelli che suscitarono ammirazione in Italia e all’estero. Con la crisi degli anni 30 iniziò il declino dell’azienda, che chiuse definitivamente i suoi cancelli nel 1936. È una raccolta interessante sia per la quantità di pezzi, sia per la presenza di documentazione originale, come i manifesti pubblicitari dell’epoca.

Indirizzo: Via Zara, 39 – Tradate (VA). Apertura e orari: sabato e domenica dalle 15 alle 18, giovedì dalle 20 alle 22. Quanto si paga: entrata gratuita. 

Contatti: 0331/841820; sito web

Museo Moto Guzzi – Mandello del Lario (LC)

Appena entrati nella fabbrica, andate a destra e a metà del viale principale trovate un rosso portone: è l’entrata di uno dei musei più interessanti della storia della motocicletta. È semplice nella sua esposizione dei modelli, ma è raso di pezzi unici della storia dell’aquila di Mandello del Lario. Non si può che rimanere affascinati e stupefatti da quanto ha costruito la Moto Guzzi in tutti questi anni: praticamente non c’è configurazione di motore (uno per tutti l’otto cilindri di 500 cc dell’Ingegner Carcano) che non sia stata studiata e sviluppata dalla Moto Guzzi nelle corse e nei modelli stradali. Il vero dispiacere è il fatto che questo museo possa essere visitato solo nei giorni lavorativi e solo per un’ora. Cercate comunque di andare a vederlo: vale assolutamente il viaggio … e poi è anche l’occasione per affrontare qualche bella curva sulle strade del lago di Como.

Indirizzo: Via E. Parodi, 57 – Mandello del Lario (LC). Apertura e orari: dal lunedì al venerdì, dalle ore 15.00 alle 16.00. Chiuso sabato e domenica. Il museo resta chiuso i sabati e le domeniche e nei giorni: 1° aprile – 25 aprile – 1° maggio – dal 5 agosto al 1° settembre. Quanto si paga: ingresso libero e visita guidata.

Contatti: 0341/709111; museo@motoguzzi.it; sito web

Museo nazionale del motociclo – Rimini (FC)

Il museo nasce nel 1993 per iniziativa di tre collezionisti riminesi. All’interno sono esposti ben 250 esemplari di moto di 65 marche diverse, suddivisi per temi e per epoche. L’esposizione è articolata in cinque sale dedicate, all’interno delle quali si snoda un percorso che va dai “pionieri” di fine ‘800 agli anni ’80 con le Bimota riminesi. Da citare la Guzzi 500 appartenente al pittore Ligabue. Interessanti la biblioteca dedicata alla storia motociclistica e l’emeroteca. Negli spazi antistanti il centro espositivo, si tiene un mercatino dedicato allo scambio di accessori a cadenza mensile, organizzato sin dal 1994 ogni terza domenica del mese.

Indirizzo: Via Casalecchio, 58 n – Rimini. Apertura e orari: da aprile a ottobre, da giovedì a domenica, dalle 15 alle 18. Quanto si paga: 7 euro, ridotto 5 euro (gruppi e comitive con prenotazione). Gratuito per ragazzi fino a 12 anni.

Contatti: 0541/731096; info@museomotociclo.it; sito web

Museo Nicolis – Villafranca (VR)

In questo spazio espositivo, molto moderno e facilmente raggiungibile vicino a Verona, non troverete solo tante motociclette (più di 100) di oltre un secolo di vita, comprese le “sottocanna” di Peugeot o l’imponente mulo meccanico della Moto Guzzi, ma potrete vedere moltissimi motori, tra cui quello di Bernardi, il primo motore a scoppio, automobili prestigiose e aree dove sono state ricostruite le officine di una volta.

Indirizzo: Via Postumia – Villafranca di Verona (VR). Apertura e orari: aperto tutto l’anno dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18. Chiusura il lunedì e 1° gennaio, Pasqua, 24, 25 e 31 dicembre. Quanto si paga: intero 10 euro. Ridotto 8 euro per ragazzi di età inferiore ai 16 anni, adulti di età superiore ai 60 anni, comitive superiori a 8 persone adulte paganti.

Contatti: 045/6303289; museonicolis@museonicolis.com; sito web

Museo Piaggio – Pontedera (PI)

Attiguo alla fabbrica di Pontedera, questo museo riassume l’epopea della Piaggio sin dalla sua fondazione, quando cominciò ad occuparsi di allestimenti ferroviari, per poi specializzarsi nella produzione di motori di aereo e poi anche di aeroplani, per poi dopo la seconda guerra mondiale inventarsi nuova vita ed enorme successo costruendo la Vespa di quel genio dell’ingegner Corradino d’Ascanio. Ovviamente, lo scooter più famoso al mondo la fa da padrone nel museo, ma non mancano anche le Gilera, quelle più belle da Gran Premio come la 500 o la Rondine con il compressore e le moto da record guidate da Piero Taruffi che nel 1937 raggiunse sulla Brescia-Bergamo i 274,181 km/h.

Indirizzo: viale Rinaldo Piaggio, 7 – Pontedera (PI). Apertura e orari: dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00. Apertura straordinaria ogni seconda domenica del mese. Il lunedì il museo è visitabile solo su prenotazione. Tutti i sabati il museo resta chiuso dalle 13.00 alle 14.00. Il museo resta chiuso nei giorni: 1° gennaio – 6 gennaio – Pasqua e Pasquetta -15 agosto – 11 ottobre (San Faustino) – 8 dicembre – 25 dicembre – 26 dicembre. Quanto si paga: entrata gratuita.

Contatti: 0587/27171; museo@museopiaggio.it; sito web

Museo Scooters & Lambretta – Rodano (MI)

Vittorio Tessera è sicuramente il maggior esperto mondiale di Lambretta, ma siamo sicuri anche profondo conoscitore di tutti gli scooter del mondo, anche di quelli più antichi e dalla forma stranissima. Tutto questo lo trovate nel suo curatissimo museo in provincia di Milano, dove a fianco dei modelli costruiti nel quartiere di Lambrate, ci sono scooter dalle forme più incredibili e strane. Ovviamente, è una vera mecca per i cultori della Lambretta, è raccoglie pezzi assolutamente inediti come la Motolambretta, una 250 da GP del 1953 con i cilindri a V trasversale (grande somiglianza con il V7 della Moto Guzzi) e trasmissione finale ad albero cardanico.

Indirizzo: Via Kennedy, 38 – Rodano (MI). Apertura e orari: lunedì – venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 18. Quanto si paga: ingresso libero.

Contatti: 02/95320438; sito web

MV Agusta – Samarate (VA)

Seguito dal gruppo dei lavoratori seniores della Agusta Westland, il museo a fianco degli elicotteri raccoglie molto motociclette MV Agusta, amorevolmente curate da chi le ha disegnate e costruite. C’è gran parte della storia di questo marchio che ha vinto 38 titoli mondiali piloti, in special modo la produzione di serie. Qualche lacuna nelle moto da corsa, ma è molto interessante per vedere l’evoluzione tecnica.

Indirizzo: Via Giovanni Agusta, 510 – Cascina Costa di Samarate (VA). Apertura e orari: domenica 9,30-12,30, sabato dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 1714-18. Martedì e mercoledì 14-18. Quanto si paga: intero 2,50 euro. Ridotto 1,50 euro per ragazzi 14-18 anni, adulti di età superiore ai 60 anni, comitive superiori a 10 persone. Entrata gratuita per i ragazzi fino a 14 anni, soci G.L.A. Agusta e dipendenti Agusta.

Contatti: 0331/220545; info@museoagusta.it; sito web

Museo Morbidelli – Pesaro (PU)

Giancarlo Morbidelli nasce a Pesaro nel 1934, primogenito di una semplice famiglia con quattro figli. Frequenta le scuole tecniche e al termine degli studi inizia a lavorare in una fabbrica meccanica. Assolti gli obblighi di leva, con pochi mezzi, ma con grande ingegno e passione, Morbidelli apre in proprio una piccola fabbrica di macchine speciali per la lavorazione del legno Dotato di un forte intuito e di capacità industriali e tecniche, riesce a rendere la sua azienda tra le più note del mondo; la sua impresa arriva ad impiegare 300 dipendenti. La sua più grande passione, però, è la motocicletta, un amore che nutre già da adolescente, e che non dimentica neanche quando si dedica, con grande determinazione, al suo lavoro imprenditoriale. Come veicolo pubblicitario per la sua ditta, verso la fine degli anni 60 inizia a costruire moto da competizione che, grazie alle loro qualità tecniche e alle caratteristiche innovative, nel corso degli anni ’70 trionfano su tutte le piste del mondo collezionando 4 titoli mondiali tra il 1975 e il 1977 e creandosi un’ottima stima nel settore motociclistico. Intanto, alla fine degli anni 70 il figlio Gianni inizia l’attività di pilota automobilistico partendo dai Go-kart fino alla Formula Uno; Morbidelli lo segue e tuttora non manca a sostenerlo nelle varie piste, dove partecipa alle gare. Soddisfatto di quanto creato, nei primi anni 90 cede la sua fiorente industria per potersi dedicare interamente ai suoi progetti. Costruisce una piccola serie di moto 850cc a otto cilindri a “V” che non ha eguali nel panorama motociclistico mondiale. Date le sue caratteristiche, viene richiesta ed esposta ai musei del Guggenheim di New York, Bilbao e Las Vegas. Nel 1999 Morbidelli ha ultimato un Museo con una copertura di circa 3.000 mq ed un’esposizione di circa 350 motociclette, costruite a partire dal primo decennio fino agli anni ’80-’90 del secolo scorso; questa opera è il frutto di 25 anni di impegno e di ricerca svolta in collaborazione con i collezionisti e gli esperti del settore di tutto il mondo. Il Museo si trova a Pesaro, dove è possibile ammirare la splendida collezione che vuole ricordare a tutti i fasti di un passato glorioso e pieno di fascino.

Indirizzo: via Fermo 39 – Pesaro PU 61122 

Contatti: info@museomorbidelli.it; sito web

NOTA: risulta che, dopo la scomparsa del vecchio Giancarlo Morbidelli, il figlio Gianni a febbraio 2019 abbia annunciato la vendita delle oltre 350 moto della collezione. Fonte: Il Resto del Carlino, 24/02/2019.

Officine Benelli – Mototeca storica marchigiana – Pesaro (PU)

Quando nasce Il Museo ha aperto i battenti nel 2005 ma solo nel 2015 tutti i locali sono stati restaurati e aperti al pubblico. Cosa c’è da vedere Nei mille metri quadrati delle Officine Benelli, tra gli ultimi esempi di archeologia industriale di Pesaro, sono oggi in esposizione permanente 150 motociclette Benelli e MotoBi, dai primi modelli degli anni Venti fino all’attuale produzione. Il progetto complessivo che prende il nome di Officine Benelli comprende il Museo Espositivo delle Moto Benelli – MotoBi e delle Moto Marchigiane; il Centro Culturale di raccolta e diffusione di cultura motociclistica; una sala conferenze; la scuola di restauro di motociclette d’epoca; un punto di ritrovo con attività di ristorazione e la sede del Moto Club Benelli e del Registro Storico Benell. Curiosità: La particolare storia dei sei fratelli Benelli viene narrata dai soci dei due sodalizi, Benelli e MotoBi, che gestiscono il museo e coinvolgono i visitatori proprio nei locali dove sono state progettate e costruite le motociclette.

Orari ingresso e tariffe biglietti. Da lunedì a sabato dalle 9 alle 12, dalle 16.30 alle 19. L’ingresso al Museo costa 3 euro (libero con Card Pesaro Cult). Guida disponibile in lingua italiana e inglese. Info: Le Officine Benelli si trovano in via Goffredo Mameli, 22 – 61100 Pesaro (PU)

Contatti: 0721.31508; officinebenelli@hotmail.it; sito web

Piccolo museo della moto Bariaschi – Guastalla (RE)

A Guastalla, piccola cittadina sulla riva del Po, nel Novembre del 2008 è sorto un Piccolo Museo della Moto, che ha come scopo quello di illustrare il fenomeno della motorizzazione di massa dell’immediato dopoguerra, 1945-1965. Il museo, in 4 padiglioni per complessivi 650 mq., raccoglie 182 pezzidi 41 marchi diversi dell’industria motociclistica italiana e qualcuno dei più importanti esempi dell’industria europea. Esemplari significativi perché hanno messo in movimento la passione degli italiani a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, sia nell’uso quotidiano, sia per le competizioni. Non dimentichiamo che la Milano-Taranto e il Motogiro d’Italia hanno costituito, col passaggio sulle strade italiane, un potente strumento di promozione del motorismo. Il ben ordinato percorso museale ha lo scopo di illustrare didatticamente l’evoluzione della tecnica motoristica italiana dall’immediato dopoguerra fino agli anni del boom e del benessere economico. I visitatori saranno accompagnati da una guida addetta alle spiegazioni di carattere tecnico. Nel museo è possibile accedere ad una saletta dove vengono proiettati filmati di competizioni motociclistiche degli anni 50-60-70. Le visite al museo sono gratuite.

Il Museo si trova in Via S. Giuseppe, 16/A a Guastalla (RE), a circa 30 km da Parma, Reggio Emilia e Mantova.

Contatti: sito web

COLLEZIONI PRIVATE

Collezione Benito Battilani – Imola (BO)

Il visitatore è accompagnato nell’avventura collezionistica da Benito Battilani, precursore in Italia del collezionismo di moto d’epoca insieme a pochi amici come Nello Salsapariglia. Dalle riviste di moto agli esemplari delle motociclette più rare, belle e tecnologicamente interessanti: la raccolta ripercorre l’evoluzione del motore a due ruote, dalla “bicicletta evoluta” alla prima moto guidata da Loris Capirossi. Nella collezione sono esposte varie 4 cilindri, dalla FN del 1905 ad altre degli anni ’20-’40. Numerose le moto di produzione italiana presenti, come quelle del marchio Frera, il più importante fino agli inizi degli anni ’30, prima dell’affermazione di Moto Guzzi e Gilera. Fra queste, la Frera S 8/10 Hp 1140 cm3 del 1921.

Indirizzo: Via Poiano, 1/B – Imola (BO). Telefono 0542640961

Contatti: benito.battilani@alice.it; sito web

Collezione Nello Salsapariglia – Bagnolo in Piano (RE)

Via Lazzaretti, 3 – 42011 Pieve Rossa di Bagnolo in Piano (Reggio Emilia). Cell. 335 8430203. Orari di apertura: 9.00-12 e 15.30-18.30 nei giorni festivi. Nei giorni feriali solo su appuntamento. Ingresso a pagamento, gratuito per i ragazzi fino a 13 anni. Sono previsti sconti per comitive.

Contatti: sito web

Collezione Righini – Castelfranco Emilia (RE)

La collezione di auto e moto Righini è conservata all’interno del Castello di Panzano a Castelfranco Emilia, un tempo appartenuto al casato Malvasia. Le antiche mura della struttura racchiudono la testimonianza della grande passione di Mario Righiniper il recupero e il restauro di auto antiche, coltivate sin dalla giovinezza, quando assistette alla demolizione degli automezzi requisiti dallo Stato. La collezione propone auto storiche di ogni casa automobilistica: Ferrari, Mercedes Benz, Isotta Fraschini, Rolls Royce, dando maggior risalto alle Alfa Romeo storiche.

Contatti: sito web

Collezione Moto Poggi – Villanova di Castenaso (BO)

L’esposizione “Moto Poggi COMP”, è la collezione privata (di Pierluigi Poggi) più esclusiva di Yamaha da competizione. Tra gli oltre 60 esemplari d’epoca esposti a Villanova di Castenaso (BO) anche dei veri e propri cimeli come una Yamaha YDS1R del 1959, una serie di Yamaha TZ di cilindrate differenti (250, 350, 500 e 750) appartenenti a varie epoche e realizzate per dare la possibilità ai piloti privati di essere competitivi nei vari campionati nazionali e mondiali. Tutte le moto esposte nella collezione privata “Moto Poggi COMP” sono rigorosamente originali e, solo in alcuni casi, restaurate nel pieno rispetto delle logiche costruttive dell’epoca.

Indirizzo: Via Giuseppe di Vittorio, 2 – Villanova di Castenaso (BO). Apertura e orari: visite solo su appuntamento. Quantosi paga: ingresso libero.

Appuntamenti: poggi@poggispa.com; sito web

Collezione “Old Racing Spare Parts” di Mario Sassi – Casalgrande (RE)

Via Santa Rizza, 28/3 – 42013 Casalgrande (Reggio Emilia). Le visite sono possibili su appuntamento. Sono ammessi gruppi di massimo 20 persone. Dal 1° gennaio 2012 ingresso a pagamento (CD compreso), che sarà devoluto in beneficenza.

Contatti: 0522-999179, 338-3228402; sito web

Museo dell’Auto e Moto d’epoca Panini – Collezione Maserati – Cittanova (MO)

Via Corletto, 320 – Azienda Agricola Hombre – Cittanova (Modena). Orari di apertura: su prenotazione dal lunedì al venerdì, ore 9.00-12.00 e 15.00-17.00.

Conatti: sito web

Collezione Ascari “Moto Maserati” – Modena (MO)

Per un breve periodo, il marchio Maserati è apparso anche sulle moto. Eravamo a cavallo fra gli anni ’50 e ’60 e le moto Maserati, così come le auto, erano trai simboli luminosi di un’Italia in crescita. La collezione privata di moto Maserati “Galleria Ascari”, nata dalla passione costante e prolungata negli anni per la Moto Maserati, è custodita presso la dependance de La Corte dei Sogni di Modena. Via dei Tipografi, 12 41122 Modena MO.

Contatti: sito web

Collezione Vespa Mauro Pascoli – Ravenna (RA)

Via Faentina, 175/a – 48124 c/o Centro MIR, Ravenna. Tel. +39 0544 502078.Orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9:30- 2:00; martedì e giovedì 14:30-18:00 martedì e giovedì. Chiuso nei festivi e nei periodi di ferie del magazzino segnalati sul sito. Per gruppi si consiglia la prenotazione. Ingresso gratuito.

Contatti: sito web

Collezione Pasquale Mesto – San Lazzaro di Savena (BO)

La collezione Italjet nasce dalle ceneri dell’esposizione dei modelli storici degli anni ’90 presso la sede storica della casa motociclistica a San Lazzaro di Savena. Creatore e curatore dell’esposizione era stato Pasquale Mesto che, alla chiusura della fabbrica, riesce a non far disperdere quanto esposto e ad integrarlo con altri esemplari rappresentativi della storia della ditta del “jet alato”. Oggi la collezione conta oltre 30 modelli prodotti nei 50 anni di vita della Italjet che raccontano l’attitudine di Leopoldo Tartarini ad anticipare gli stili con maestrale capacità di inventiva.

Contatti: sito web

Collezione Parilla – Modigliana (FC)

La collezione rappresenta la concretizzazione della passione di Bruno Baccari per la Moto Parilla. Passione nata negli anni ’70 con la ricerca della prima Parilla 98 e sviluppatasi nel tempo con l’ampliamento della sua collezione personale fino al raggiungimento di circa 50 pezzi, spesso restaurati dallo stesso collezionista nel proprio tempo libero e al desiderio di esporli al pubblico. La collezione monomarca comprende anche tutta la documentazione storica annessa, insegne pubblicitarie, fotografie sportive, ritagli di giornali, memorabilia, oggettistica, indumenti e riviste. La Collezione Parilla di Bruno Baccari si trova in Via Provinciale Faentina 21 a Modigliana (FC). È necessario prenotare telefonicamente un appuntamento per effettuare la visita alla collezione.

Contatti: sito web 1; sito web 2

Collezione Guzzi Brunelli – Forlimpopoli (FC)

Una bellissima collezione di Moto Guzzi, dedicata al grande Augusto Farnetti. Il lavoro fatto da Elio Brunelli, collezionista di Forlimpopoli ed ex presidente della commissione manifestazioni moto ASI, è un omaggio alle opere della Casa di Mandello del Lario e a uno dei più grandi esperti mondiali di moto d’epoca. Nei 650 mq del museo il visitatore può apprezzare le moto realizzate dalla Moto Guzzi tra il 1930 e il 1970, tutte restaurate e omologate ASI. Ognuna di esse ha un cartello con il nome del modello e l’anno di costruzione. Indirizzo: Viale Roma, 32 – Forlimpopopoli (FC).

Contatti: 0543741477, 3351310902; elio.brunelli@gmail.com; sito web

Collezione Bruno Nigelli – Monte San Pietro (BO)

Oltre 300 moto, con pezzi d’epoca, in alcuni casi unici che raccontano la storia della motociclistica di Bologna, ecco in breve la sostanza della Collezione Nigelli che con la sua raccolta di oltre 80 costruttori, ha fatto nascere una realtà unica al mondo. La collezione si completa con una raccolta di “clacson” di ogni epoca, dalle trombette dei film di Ollio e Stanlio, alle sirene marine fino alle moderne trombe pneumatiche ed una raccolta di circa 250 propulsori motociclistici italiani e stranieri. 

Luogo: La collezione Bruno Nigelli si trova in Via Giuseppe Venturi, 3 – 40050 Monte San Pietro BO. Orari di Apertura: è necessario prenotare un appuntamento per fissare una visita chiamando il numero 051 6766792.

Contatti: sito web

Collezione Migliazzi – Langhirano (PR)

La collezione Migliazzi è composta da 42 esemplari di motociclette degli anni ‘50 e ‘60, la maggior parte di marca Rumi, lo storico marchio bergamasco fondato negli anni venti da Donnino Rumi che visse il suo periodo d’oro a metà del Novecento. In esposizione alcuni modelli come il Formichino e lo Scoiattolo, esempio di motociclismo italico, nate subito dopo il secondo dopoguerra, le moto Rumi sono state caratterizzate da una spiccata originalità, tanto stilistica quanto tecnica, tanto da essere definite le “moto dell’artista”, anche per il fatto che il loro ideatore fu pittore e scultore. La Collezione Migliazzi ospita alcune perle della produzione motociclistica Rumi: oltre ai citati Formichino e Scoiattolo (due scooter prodotti, rispettivamente, dal 1951 al 1957 e dal 1954 a 1960), anche la Sport (probabilmente il modello di maggior successo di Rumi: prodotta dal 1951 al 1957, aveva un motore di 125 cm3), la Bicarburatore, la Turismo (1950-56) e la Junior (1955-59). Tra gli altri marchi possiamo citare alcuni modelli: Caproni Capriolo 75 T (2), Caproni Capriolo Cento50, Iso Isomoto, Maserati 160, Mondial 200, Morini 125 T (2 T), Morini 125 SS (2 T), Moto Guzzi P 238, Motobi Spring Lasting, MV Agusta 125 Pullman, NSU Fox 98 e NSU 350 OSL, e un rarissimo sidecar di vimini di costruzione Cavanna. La mostra/museo si trova all’interno di un fabbricato colonico (900 mq; ideale grazie all’ampio cortile per eventi in esterno) con affaccio sulla piazza principale del paese, in un incrocio strategico a livello turistico essendo a pochi km dalla città di Parma, dal castello di Torrechiara, dal castello di Felino, dal castello di Montechiarugolo, dalla Fondazione Magnani Rocca, dai Musei del cibo, ai piedi delle colline e a ridosso delle zone di produzione del prosciutto, del salame, del parmigiano reggiano e dei vini dei colli. Pilastro di Langhirano – Parma.

Contatti: sito web

Museo Auto e Moto d’epoca – Sassuolo (MO)

Disposto su una superficie di 750 mq, è un museo permanente di auto e moto storiche. Sono in esposizione circa 80 moto, 30 esemplari tra auto e microvetture che vanno dal 1920 fino agli anni Ottanta. Questa stupenda collezione, di proprietà degli associati, è frutto di una passione comune che porta a far riscoprire e valorizzare un patrimonio storico culturale. I promotori di quest’iniziativa sono aperti al confronto con appassionati di tutte le età,con cui condividere la passione che ci anima, anche non proprietari di auto e moto d’epoca. Indirizzo:Via San Giacomo, 5 – Sassuolo (MO).

Contatti: 3487810514; ames.sassuolo@gmail.com; sito web

Museo della Valle dell’Idice – Budrio (BO)

Il Museo della Valle dell’Idice è collocato in una scuola elementare costruita nel 1922 e dismessa nei primi anni ottanta. Questo edificio, dopo un’importante ed impegnativa ristrutturazione, che ha permesso di conservarne l’originale stile neorinascimentale, è oggi la sede del Museo, inaugurato il 3 novembre 2001. È sorretto per l’attività culturale ed amministrativa dalla Fondazione Cervellati. L’attività si è concretizzata grazie alla convergenza di pubblico, il Comune di Budrio e privato, la famiglia di Sante Cervellati. Già nella denominazione del Museo emerge l’attenzione per le risorse territoriali e per i protagonisti della sua storia, uomini che individualmente o con un lavoro di squadra, ne hanno determinato le principali innovazioni e trasformazioni. Il percorso espositivo inizia con la sezione dedicata all’inventore della radio (e illustre bolognese) Guglielmo Marconi. L’esposizione prosegue poi con numerosi e rari cimeli prodotti dalla fabbrica Ducati dall’origine al 1973: poster pubblicitari, rasoi, videocamere, fotocamere, apparecchi radiofonici e altri piccoli elettrodomestici straordinariamente conservati. Fra questi, il primo prodotto Ducati in assoluto: un condenser del 1936. La sezione Ducati si sviluppa quindi nei prodotti più famosi associati al marchio bolognese: i motocicli. In evidenza, il Cucciolo: uno dei primi e più fortunati modelli della casa. La storia delle moto Ducati continua con l’incredibile avventura di Tartarini e Monetti, che nel 1957 e 1958 effettuarono il giro del mondo in sella a 2 moto Ducati 175, qui esposte. Oltre alle moto originali, il Museo consente anche la visione del film originale del viaggio. Ducati è anche scooter: dalla collezione Mengoli, numerosi veicoli di questa produzione poco conosciuta al grande pubblico. Recentemente è stata organizzata un’interessante mostra sul sistema desmodromico. Indirizzo:Via Croce di Prunaro, 21 – Budrio (BO).

Contatti: info@museodellavalledellidice.it; sito web

  • Ultima Revisione: 30 Aprile 2019