- Autori: Andrea Vanni e Giulia Ferracci
- Data: Aprile 2019
- Durata: 6 giorni
- Km percorsi: circa 1500
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Consigli Utili
- In Francia sono obbligatori i guanti per guidare la moto (controllate se sono omologati) e il giubbotto catarifrangente a bordo.
- Il costo della vita è più o meno come quello dell’Italia, la benzina viene attorno a 1,6€ a litro (aprile 2019), solo la Costa Azzurra rischia di prosciugare il conto in banca
- Non abbiamo prenotato niente dall’Italia, essendo fuori stagione booking fa delle buone offerte se si prenota dopo pranzo per la sera stessa.
- Lasciate perdere i vini provenzali meglio optare per dei Buches de Rhone o dei Borgogna
- In generale l’acqua naturale nei ristoranti è inclusa nel coperto, molti cercano di proporvi dell’ottima Evian alla modica cifra di 5/6€ a bottiglia
- Fate attenzione a pianificare il tour nelle gole del Verdon, a seconda da dove imboccate l’anello è preferibile optare per la strada con la carreggiata più vicina alla gola (vedi diario di viaggio per dettagli)
- Il laboratorio di profumeria di Grasse è una bellissima esperienza, permette di passare piacevolmente 2 ore nella creazione del proprio profumo.
- Grasse è un labirinto di strade dove orientarsi senza navigatore può essere complicato e la ricezione alberghiera è scarsa
Diario di viaggio
Giorno 1: Livorno – Nizza
Pronti, partenza, via ? …. Sarebbe stato bello se non avessi scoperto la mattina della partenza di essermi dimenticato la carta di identità a Firenze ! Per fortuna tutto è bene quello che finisce bene e, con un paio d’ore di ritardo sulla tabella di marcia, montiamo in sella in direzione Nizza.
Dopo 3 ore abbondanti di noiosissima autostrada, raggiungiamo Monte Carlo, bellissima città, ma per noi comuni mortali solo da ammirare di passaggio. Proseguiamo quindi sulla M6098, nonché la Corniches Inferieur, la più bassa delle tre strade costiere che da Monte Carlo conducono a Nizza. La strada di per sé non è niente di motocisticlisticamente interessante, autovelox e dossi la fanno da padrone, ma il panorama e i paesini che attraversa sono degni di nota, in particolare Villefranche sur mer, meritevole di sosta.
In serata arriviamo a Nizza e… sorpresa! L’hotel non ha parcheggio ed è all’interno della zona pedonale, ciò ha significato lasciare la moto in strada e portare le valige ( pesantissime ) fino alla camera. Finalmente una doccia e, dopo la passeggiata di rito sulla Promenade des Anglais ( con annessa foto sulle caratteristiche sedie blu ), andiamo alla ricerca di un ristorante nella Nizza Vecchia, una chicca da non perdere assolutamente, in cui vicoli e locali caratteristici la fanno da padrone.
- Vitto e alloggio: Hotel Regence ( manca parcheggio ma centralissimo ). Da non perdere la tipica Socca , la torta di ceci tipica di Nizza, e se amate i formaggi la Cave du Fromagere non vi deluderà.
- Da non perdere: Villefranche sur mer, Corniches Inferieur, Nizza Vecchia
Giorno 2: Nizza – Antibes – Cannes
Tre città molto vicine, una giornata poco avventurosa per il tragitto in moto ma affascinante per i paesaggi e per gli scorci unici offerti da questo tratto di Costa Azzurra.
Lasciamo Nizza dopo un’abbondante colazione a base di croissant e procediamo verso Antibes. Parcheggiamo la moto al porto e ci accorgiamo subito di come il nostro conto in banca sia miserabile rispetto ai proprietari dei panfili ormeggiati in banchina, così decidiamo che è meglio andare a visitare la città. Attraverso un piccolo arco nelle mura, Antibes ci si mostra nel pieno della sua quotidianità: si respira un’atmosfera serena dominata dal mercato, i cui i banchetti offrono i prodotti tipici della zona. Ci avventuriamo poi nelle mille stradine che costituiscono la città, ci lasciamo trascinare dalla sua piacevole atmosfera e dopo pranzo ripartiamo verso Cannes. Albergo centralissimo, a due passi dal Boulevard de la Croisette, ma la camera è veramente minuscola. Ci cambiamo e usciamo per una passeggiata sulla Croisette, pensiamo per un attimo di essere dei divi da palma d’oro, ma ancora una volta il lusso da cui siamo circondati ci fa tornare immediatamente con i piedi per terra. Scegliamo il ristorante mentre sorseggiamo un aperitivo in un tipico bar, e andiamo a cena.
- Vitto e alloggio : Hotel Cannes Croisette. Pranzo ad Antibes al Green Burger Factory ( buono, ma mancava la ciccia ) ; cena a Cannes al 1331.
- Da non perdere: Mercati Provenzali, Antibes, La Croisette
Giorno 3: Cannes – Saint Tropez – Aix en Provence
Continua il nostro itinerario in Costa Azzurra, direzione Saint Tropez! La strada dalla mappa sembra tortuosa ed interessante, dopo pochi km infatti inizia la Corniches de l’Estrelle, un massiccio montuoso a ridosso del mare di rara bellezza. Le curve sembrano disegnate da chi di moto se ne intende, le rosse montagne alla nostra destra che si tuffano in un mare cristallino fanno da cornice ad una strada perfetta; un serpente di asfalto che fa alzare i giri al motore e al cuore, impossibile non fermarsi ogni pochi km per qualche foto.
Dopo questo paradiso motociclistico è il turno della patinata Saint Tropez, famosa meta di vacanze di molti protagonisti del jet set internazionale. Tutto è all’insegna del lusso, dal porto ai negozi più rinomati, ma la cittadina in sé stessa non ci fa impazzire, gelato crema e crema (per la mancanza di tempo decisionale) per Giulia e via in sella di nuovo. La destinazione è Aix en Provence, qui si respira la vera aria provenzale lasciandoci alle spalle il lusso e la sregolatezza a cui ci eravamo abituati in Costa Azzurra. Optiamo per un albergo sul corso principale che ci permette di parcheggiare la moto e iniziare a esplorare la città a piedi per trovare un ristorante per la cena.
- Vitto e Alloggio: Hotel Bastide du Cors (uno dei migliori alberghi del viaggio, camera spaziosa, silenziosa, con giardino e centralissima; caldamente consigliato) Cena a Le Tube ristorante di un simpatico francese appassionato di surf e cibo esotico.
- Da non perdere: Corniches de l’estrelle, Aix en Provence
Giorno 4: Aix en Provence – Arles – Moustiers Saint Marie
Ci svegliamo di buon mattino… anzi mi sveglio… Credendo di fare cosa gradita, scendo sul corso per prendere la colazione per Giulia e sorpresa (buona per lei, meno per me), tutto il corso è diventato un mercato provenzale dove bancarelle di prodotti tipici condividono il posto con quelle di vestiti. Prendo la colazione e do la buona a Giulia che in men che non si dica è già in strada a fare shopping. La mattinata prosegue tra le vie di Aix e nel museo Granet dove sono esposti ben 6 capolavori di Cezànne in formato A5 risalenti forse all’epoca in cui carta e colori erano rari (non sono un amante dell’arte).
Finito il momento culturale ci muoviamo in direzione di Arles, città che mantiene tutt’oggi la struttura e l’architettura risalente all’impero romano, degna di nota la sua arena e le rovine romane adiacenti. Una volta visitata Arles decidiamo di puntare la bussola verso il Verdon, imbocchiamo quindi le noiose autostrade francesi con i loro caselli ravvicinati e arriviamo a Moustiers Saint Marie che ci accoglie in tutta la sua bellezza. Ceniamo in un ristorante che mischia cucina francese e italiana rivisitata (detta così non ci andrei nemmeno per un milione di dollari ma fidatevi, l’esperimento riesce alla perfezione) e passeggiamo per la piccola cittadina in un atmosfera magica.
- Vitto e Alloggio: Hotel Belvedere (dall’esterno sembra una bettola, per poi risultare tutt’altro che malandato all’interno, camere curate e un vero bel panorama) Cena a Da Vinci (il vino migliore bevuto fino ad oggi in Francia proveniente dalla regione delle bocche del Rodano)
- Da non perdere: Aix en provence, Anfiteatro di arles, Moustiers Saint Marie
Giorno 5: Gole del Verdon – Grasse
Eccoci finalmente al gran giorno, l’itinerario che vale il viaggio. Partiamo di buon mattino dalla bellissima Moustiers Saint Marie in direzione gole del Verdon; abbiamo deciso di sviluppare l’itinerario passando prima dalla parte nord tramite la D952 per avere le gole vicino alla nostra carreggiata. Dopo l’abitato di Palud sur Verdon la deviazione per la Rutes de Cretes è d’obbligo, imbocchiamo quindi il percorso ad anello (è a senso unico la prima tratta quindi assicuratevi di oltrepassare il paese e poi svoltare a dx sulla D23) che ci porta a meravigliosi affacci sul punto più alto delle gole. Il manto stradale qui non è dei migliori ma il panorama è mozzafiato.
Una volta terminato l’anello proseguiamo verso Castellane fermandoci prima al Point Sublime per avere un’altra prospettiva del canyon, questa volta dal letto del fiume. Ci fermiamo a Castellane per il pranzo e decidiamo di percorrere anche la D71 che percorre il lato sinistro del fiume con il pauroso ponte de l’artuby e le galleria scavate nella roccia con balconi sul Grand Canyon. Mai stanchi di questi panorami, una volta arrivati alla fine della D71 la percorriamo nuovamente a ritroso fino a Comps sur Artuby dove proseguiamo sulla D21 in direzione della Route de Napoleon.
Quest ultima collega Castellane a Grasse ed è un esempio di orgasmo motociclistico per il suo manto stradale perfetto e delle curve disegnate dal Dio del Motociclismo in persona, solamente la stanchezza di questa tappa non ci fa godere appieno del disegno di questa strada. Arrivati a Grasse cerchiamo di divincolarci dal dedalo di strade che la compongono e pernottiamo in un Best Western dove prenotiamo il laboratorio di profumeria per il giorno seguente. Nota dolente la cena, ristorante si carino ma non eccezionalmente buono che ci tira una cannonata sul conto.
- Vitto e Alloggio: Best Western Plus Grasse (comodo parcheggio e dotato di tutti i confort) Cena a Le Flor da Lys (conto eccessivamente salato per quello che abbiamo mangiato)
- Da non perdere: Routes de Cretes, Grand Canyon, Point Sublime
Giorno 6: Grasse – Livorno
Giorno di Rientro, non prima però di effettuare il tour in una delle 3 profumerie di Grasse e sviluppare il proprio profumo. Ero un po’ scettico dell’idea di Giulia di cimentarmi in un mondo a me oscuro come la cosmetica e la profumeria, ma spinto dalla curiosità ho deciso di provare. La Profumeria Galimard attraverso il loro Laboratoire de l’essence organizza workshop di 2 ore in cui, guidato da un naso anche in lingua italiana, è possibile creare la propria boccetta da 100 ml di profumo; l’essenza creata sarà poi numerata e sarà possibile riordinarla in futuro sottoforma di acqua di profumo, profumo, crema corpo, docciaschiuma e altre cose di cui noi uomini non cogliamo le differenze.
Rimasto piacevolmente colpito dall’esperienza e sviluppato il mio profumo facciamo ritorno sulla costa per rientrare in Italia. Questa volta scegliamo la Moyenne Corniches per tornare a Montecarlo, che sicuramente è molto più divertente di quella inferiore dal punto di vista motociclistico; attraversiamo e facciamo una sosta al bel paesino di Eze e proseguiamo fino a rientrare a Livorno in serata.
- Vitto e Alloggio: Pranzo ad un bar malfamato di Eze, niente di particolare.
- Da Non perdere: Laboratorio di Profumeria di Grasse, Moyenne Corniches, Eze