Quadrant 1000 (1974)

Nell’ultima “pillola” abbiamo raccontato della Trophy 1200 del 1991, la prima quattrocilindri di serie prodotta da Triumph. Nell’articolo avevamo menzionato il prototipo Quadrant del 1974, il primo esperimento della Triumph di Meriden con questo tipo di propulsore.

Una rara immagine della Quadrant durante i collaudi (alla guida Neil Coombes)

Prima di parlare della Quadrant però, lasciatemi riassumere il posizionamento di Triumph in quegli anni: dopo i favolosi anni ’50 e ’60 dove le moto inglesi (comprese le Triumph) non avevano rivali, i dirigenti delle varie case motociclistiche inglesi non furono in grado di prevedere la catastrofe che li stava investendo. Questi “manager” erano convinti di essere alla guida delle migliori aziende al mondo e si sentivano invincibili: poi arrivò “l’astronave” Honda CB Four 750 (assieme alle altre giapponesi) e l’industria inglese scomparve nel giro di poco più di un decennio.

Nel 1974 l’industria motociclistica inglese si trovava ad un passo dal baratro: Triumph era entrata nell’orbita del gruppo NVT (Norton Villiers Triumph) e, dopo milioni di sterline letteralmente buttati al vento per progetti assurdi e per il centro di ricerca e sviluppo di Umberslade Hall, non c’era disponibilità economica da investire in nuovi progetti.

Tuttavia Denis Poore, la persona a capo della NVT, chiede al team di progettazione una quattrocilindri per contrastare le varie four giapponesi. Non avendo le risorse finanziarie per creare un progetto da zero Doug Hele, con l’aiuto di Alan Barrat e Jack Shemans, unisce due motori tricilindrici 750 della Trident, elimina i due cilindri laterali ed ottiene così il primo quattro cilindri Triumph da 1000cc (987cc alesaggio x corsa 67×70, rapporto di compressione 9,5:1). L’alimentazione è affidata ad una batteria di quattro carburatori Amal concentric da 27mm mentre l’impianto di scarico è derivato da quello della Trident T160.

Nel gennaio del 1975 la nuova moto muove i primi passi con il tester Neil Coombes presso il circuito MIRA e nelle prime prove raggiunge i 205 km/h, ben 20km/h in più della Trident, pur mantenendo un regime massimo di sicurezza pari a 7000 giri/min. Dopo una prima accoglienza calorosa dalla dirigenza NVT, il progetto viene abbandonato a causa degli elevati investimenti necessari per la produzione. La Quadrant non sarebbe comunque arrivata nel mercato prima del 1977, anno in cui la concorrenza giapponese era già alla seconda evoluzione delle sportive moderne.

Che fine fece il prototipo Quadrant? Roy Richards, fondatore del National Motorcycle Museum di Birmingham, nel 1975 acquistò il prototipo Quadrant che si trovava in stato di abbandono (senza verniciature e loghi) e lo sottopose ad un opportuno restauro prima di esporlo nel museo di Birmigham dove, ancora oggi, è visibile.

La Quadrant dopo il restauro del 1975 voluto da Roy Richards.

Maggiori dettagli sulla Quadrant sono disponibili in questa pagina di Fedrotriple: http://www.fedrotriple.it/1974_quadrant.html

Chiudiamo questa pillola con una piccola chicca, una pubblicità della “Quadrant” creata nel 1992 da Carlo Talamo:

1992 – Pubblicità della neonata Numero Tre con la special “Quadrant” voluta da Carlo Talamo

(Sandro Zornio – Registro Storico Triumph)