La supersportiva degli anni ’20: Triumph “Riccy” 3 1/2hp Type R

Oggi facciamo un salto nel tempo di quasi un secolo, più precisamente torniamo ai primi anni ’20 quando la Triumph di Coventry inizia la progettazione della “Riccy”, la monocilindrica 500cc a quattro valvole in testa che diventerà una delle motociclette più veloci dell’epoca.

1924 – Triumph “Riccy” (foto tratta da Legend Bike settembre 1995)

Allora come oggi, per essere competitivi in gara, era necessario un continuo lavoro di sviluppo per migliorare le prestazioni del proprio modello sportivo e Triumph non faceva eccezioni. Le monocilindriche prodotte a Coventry ottennero buoni successi in campo sportivo anche grazie all’affidabile motore a valvole laterali disegnato dai primi progettisti della casa inglese.

Nel 1919 con la partenza di Mauritz Schulte, uno dei soci fondatori di Triumph, si decide di appoggiarsi a Harry Ricardo per lo sviluppo del nuovo propulsore da gara. Harry Ricardo, il cui nome è ancora oggi famoso nel campo della consulenza motoristica, era un eccellente tecnico e fu uno dei primi a dedicarsi allo studio del motore a scoppio e nello specifico nella conformazione della camera di combustione.

Il nuovo monocilindrico 500cc era in grado di erogare circa 20 cavalli e venne portato in gara nel corso del 1921. L’anno del debutto non fu ricco di soddisfazioni ma già dal 1922 la Triumph “Riccy” raccoglierà molti successi tra cui il secondo posto al Senior TT e ben tre record mondiali a Brooklands : velocità 500cc percorrendo 123,3 km (76,74 miglia) in un’ora, 50 miglia (80,5 km) alla media di 124,4 km/h (77,27 mph) ed il record sul miglio a 141,3 km/h (87,8 mph).

1924 Triumph “Riccy” – Particolare del monocilindrico 500cc 4 valvole in testa (foto tratta da Legend Bike settembre 1995)

Il modello stradale, derivato dai prototipi utilizzati nelle competizioni, entra in produzione tra il 1921 e il 1922 dotata però di un cilindro in ghisa a differenza di quello in acciaio utilizzato nelle gare. Capace di una velocità massima di circa 130 km/h (!), la Triumph 3 1/2hp R Type R verrà prodotta in circa 2000 esemplari fino al 1927 circa.

(Sandro Zornio – Registro Storico Triumph)

Iscrizioni aperte per il Triumph Black Rally di Sestri Levante

Manca solo un mese al primo evento del Triumph Owners MotorCycle Club: il Triumph Black Rally di Sestri Levante in Liguria. Occasione ottima per tirare fuori le nostre moto dopo il lungo inverno, soprattutto nella splendida Liguria che gode di un clima particolarmente favorevole già ai primi giorni di primavera.

Ti ricordiamo che è necessario iscriversi entro e non oltre il 16 di Marzo 2019, manca poco! Programma, info e modulo di iscrizione sono disponibili alla pagina dell’evento, sul nostro sito.

La rinascita di Triumph (1983-1990)

Lo sapevate che negli anni anni ’60 la Bonneville era la motocicletta di serie più veloce disponibile sul mercato? E che la stessa Triumph era una delle più grandi case motociclistiche al mondo? Nel 1969 negli stabilimenti di Meriden vennero prodotte ben 46.800 motociclette (record storico della casa inglese), tuttavia in meno di dieci anni l’azienda si ritroverà ad un passo dal fallimento. Oggi la nuova Triumph di Hinckley produce oltre 50.000 motociclette all’anno. In queste poche righe riassumiamo la storia della rinascita di Triumph.

Nel dicembre 1983 la storica fabbrica di Meriden viene demolita dopo oltre 40 anni di attività. Al suo posto la Tarmac Homes costruisce un nuovo quartiere residenziale le cui vie sono intitolate alle gloriose Triumph (Bonneville Close e Daytona Drive).

La Bonneville dell’autore fotografata a Bonneville Close road nel 2016

Allo stesso tempo il presidente della vecchia cooperativa Triumph, John Rosamond, è in contatto con i possibili compratori del marchio Triumph ed i relativi diritti ai quali sono interessati: i f.lli Castiglioni della Cagiva, Mr. Teerlink di Harley-Davidson, due imprenditori non meglio conosciuti (Mr. Shah e Mr. Hall), due consorzi indiani e l’imprenditore edile inglese John Stuard Bloor (JSB). Come ben sapete fu proprio quest’ultimo ad ottenere i diritti sul marchio e sulla proprietà intellettuale di Triumph.

La nuova società fondata da John Bloor nel 1984, e denominata “Bonneville Coventry Limited”, è catalogata nei documenti ufficiali dell’epoca come azienda costruttrice di motociclette, abbigliamento ed accessori. Poco tempo dopo l’azienda cambierà la propria ragione sociale in “Triumph Motorcycles (Coventry) Limited”. Già nel 1985 si mettono le basi per la rinascita della casa inglese e, in mancanza di uno stabilimento vero e proprio, le prime attività di test e sviluppo vengono portate avanti nella piccola sede in Collier Street. Con la fine del 1986 tutta la gamma dei motori è, almeno sulla carta, definita. Nel 1987 il primo prototipo del motore 1200cc a quattro cilindri raffreddato ad acqua inizia a girare al banco per i primi test. Nel corso dell’anno le prime unità a quattro cilindri 1200cc e a tre cilindri 750cc vengono montate in alcune motociclette camuffate, si narra, con carenature Kawasaki: iniziano i primi test su strada.

Nel 1988 inizia la costruzione del primo stabilimento di Hinckley (Factory T1) dove nell’anno successivo verranno istallate le linee di produzione. Il 29 Giugno del 1990 John Bloor scopre le carte e apre le porte del nuovo stabilimento di Hinckley a parte della stampa specializzata: alcuni giornalisti selezionati sono invitati a visitare il nuovo complesso industriale nel Leicestershire e le modernissime linee di produzione. Con l’occasione ai giornalisti presenti viene svelata in anteprima la nuova gamma Triumph destinata a essere presentata al pubblico in occasione del salone di Colonia da lì a pochi mesi.

Le nuove Triumph sono svelate al grande pubblico il 19 settembre del 1990 in occasione del salone motociclistico di Colonia dove è esposta la nuova gamma mossa da moderni motori a tre e quattro cilindri: le nude Trident 750 e 900, le gran turismo Trophy 900 e 1200 e le sportive Daytona in versione 750 e 1000cc.

John Bloor invita a Colonia tutti i collaboratori che dal 1984 hanno partecipato alla rinascita di Triumph.

1990 – Triumph al Salone di Colonia del 1990


1990 – Triumph Factory T1 (Montaggio motori)

Maggiori approfondimenti su questo argomento sono disponibili nella seguente pagina del Registro Storico Triumph: Storia Triumph 1983-1990.

(Sandro Zornio – Registro Storico Triumph)

Il Triumph Owners Club compie 70 anni

Quest’anno (2019) cade il 70esimo Anniversario dalla fondazione del Triumph Owners’ Motor Cycle Club. Era infatti il Novembre del 1949 quando uno sparuto gruppo di appassionati si riunì nella Church Hall di Acuba Road, Wandsworth, South London (demolita negli anni 80), per fondare il Club.

In origine il nome doveva essere “Triumph Motor Cycle Club” ma Edward Turner, preoccupato di distinguere chiaramente il Club dalla fabbrica, propose l’aggiunta di quel “Owners” nel mezzo. Questa scelta influenzò i nomi di molti altri Club nel mondo – ovunque si rinvenga un ‘Owners’ nel nome del Club (e ce ne sono tanti), lo si può far risalire direttamente alla fondazione di TOMCC.

Per celebrare degnamente questo anniversario ogni Branch è invitata dal HQ ad organizzare un ride della lunghezza 70 miglia certificate. Ogni membro che completerà la distanza sulla sua Triumph riceverà un riconoscimento speciale dal HQ.

Per quanto riguarda noi di TOMCC Italia, pensiamo di tenere il ride di 70 miglia certificate in occasione del raduno nazionale, che quest’anno si terrà in Chianti il 22 Giugno.

Dal primo Tourist Trophy del 1907 alla Moto2 del 2019

Con la stagione 2019 Triumph Motorcycles tornerà, dopo molti anni, al vertice delle competizioni motociclistiche grazie al nuovo propulsore tricilindrico 765cc (oltre 140 cv di potenza massima) che equipaggerà i prototipi del campionato mondiale Moto2.

2018 – Prototipo Moto2 Triumph

Nel corso della lunga storia di Triumph le competizioni non sono mai state l’obiettivo primario di chi, in epoche diverse, fu ai vertici della casa britannica. Tuttavia, in alcuni periodi Triumph è stata fra le case più vittoriose in senso assoluto. In questo senso vanno sicuramente ricordate le prime pioneristiche gare organizzate, agli inizi del ‘900, nelle polverose strade di allora piene di buche ed insidie. A quei tempi riuscire a terminare una gara era già considerato un grande successo indipendentemente dalla posizione al traguardo.

La competizione più famosa dell’epoca era sicuramente il Tourist Trophy che si disputava all’isola di Man: dovete pensare a questa competizione come al campionato mondiale odierno. All’epoca non esistevano circuiti appositamente pensati per le competizioni e quest’ultime si svolgevano su strada (nel 1907 venne inaugurato l’autodromo di Brooklands, il primo circuito al mondo espressamente progettato per le competizioni motoristiche). Le prime gare sull’isola di Man si disputarono su strade per lo più non asfaltate sempre con il pericolo che qualche pecora o dell’altro bestiame attraversasse la strada, per non parlare poi dell’eventualità della pioggia che rendeva le strade fangose e scivolosissime.

Una vittoria al TT di quegli anni deve essere considerata come la vittoria odierna del campionato mondiale MotoGP!


1912 – Una rara foto del TT di Man

Il TT nasce nel 1907 e già nel corso della prima edizione la classifica vede ben due Triumph sul podio: Jack Marshall e Frank Hulbert, entrambi in sella alla Triumph monocilindrica da 476 cc, rispettivamente al secondo e terzo posto. La gara fu vinta da Charlie Collier in sella alla Matchless, ma la sua vittoria fu contestata perché Collier utilizzò i pedali durante la gara (!) riuscendo così a rimanere entro i limiti di consumo previsto dal regolamento.

Nel 1908 si disputa la seconda edizione del TT: il risultato finale sarà incredibilmente importante Triumph dal punto di vista delle prestazioni e, soprattutto, dell’affidabilità: Jack Marshall vince la gara in sella alla Triumph 475cc con una velocità media di 65 km/h segnando anche il giro più veloce a 69 km/h e, nelle prime dieci posizioni della classifica ci sono altre sei Triumph!


1908 – Jack Marshall vittorioso al TT di Man (foto tratta da “Triumph Singles di Roy Bacon)

Un’altra curiosità che forse non tutti gli appassionati Triumph conoscono è legata al CIV, il Campionato Italiano Velocità, che nella sua prima edizione disputata l’8 ottobre 1911 vede vittorioso Carlo Pusterla in sella ad una Triumph monociclidrica 500cc.

(Sandro Zornio – Registro Storico Triumph)

Diario di Viaggio in Tunisia

Lo scorso Ottobre il nostro prode Fiorello ha partecipato ad uno splendido giro in moto della Tunisia. Il suo diario di viaggio è disponibile sul nostro sito, arricchito tra l’altro da molte belle foto. Ecco come comincia:

E alla fine l’ora è giunta. Si parte. Guido la moto da ormai 35 anni e mai, anche nei miei pensieri più reconditi, avrei pensato di affrontare un viaggio nel deserto, ma si sa con l’avanzare dell’età le idee cambiano e il pressante invito di due compagni di viaggio, Cesario e Maurizio, mi ha infine convinto: faremo il tour della Tunisia.

Continua a leggere il diario di Fiorello: Tunisia 2018

PS: se anche tu hai voglia di condividere le tue avventure in moto mettiti in contatto con noi.

Convenzione col Grande Albergo di Sestri Levante

Da oggi è operativa una convenzione tra il Triumph Owners Club ed il Grande Albergo di Sesti Levante (GE). Dal sito della struttura apprendiamo che:

“Affacciato sulla passeggiata mare di Sestri Levante, il Grande Albergo è ormai un punto di riferimento nell’accoglienza turistica e business del Golfo del Tigullio. Meta ideale per visitare le bellezze più suggestive della Liguria, quali le meravigliose Cinque Terre e l’intramontabile Portofino, il Grande Albergo offre la possibilità di trascorre vacanze all’insegna del relax, gustando cocktail dalla piscina privata panoramica, situata sul tetto dell’edificio o semplicemente dal balconcino della propria camera.”

Ai tesserati TOMCC è riservato uno sconto significativo sui soggiorni presso la struttura, oltre che l’accesso gratuito al parcheggio.

TOMCC va nel Delta del Po

Una bella giornata calda, una dozzina di moto tra cui due storiche, buon cibo, poco traffico, panorami ampi e luminosi. Questa la sintesi del Delta del Po 2018, ultimo giro in calendario per la stagione.

Grazie all’impegno ed entusiasmo di alcuni soci volenterosi quest’anno abbiamo potuto visitare alcuni dei posti più belli del nostro paese: il Garda e Monte Baldo, le Gole del Furlo, le Dolomiti, il Delta del Po, i Colli Piacentini…

Questo andare a a zonzo per l’Italia visitando i territori da cui i nostri stessi soci provengono e che conoscono così bene ci ha offerto l’opportunità di vedere località e scoprire scorci che mai avremmo potuto trovare da soli.

Ora che cominciamo a pensare al calendario della prossima stagione speriamo davvero che anche questa volta arriveranno idee, consigli, spunti, suggerimenti, e soprattutto la disponibilità a dare una mano, magari proponendo e organizzando un giro dalle vostre parti.

Se hai in mente un bel itinerario di uno o più giorni mettiti in contatto con noi!